Rapporto fra Italia e Ghana
Per quanto riguarda i rapporti bilaterali con l’Italia, tra le principali iniziative a sostegno dello sviluppo, si segnala:
- l’ Accordo tra l’Italia e il Ghana per la cancellazione del debito bilaterale per un valore di circa 34 milioni di €uro;
- l’entrata in vigore il 5 luglio 2006 della Convenzione Italia/Ghana per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire l’evasione fiscale (firmata il 19 febbraio 2004);
- il programma di sostegno al settore privato, denominato Ghana Private Sector Development Facility (GPSDF)5 del 2003, tramite il quale il Ministero degli Affari Esteri italiano alimenta una linea di credito per un importo complessivo di 11 milioni di €uro;
L’iniziativa prevedeva oltre alla creazione di una linea di credito a favore delle Piccole e Medie Imprese (PMI) del Ghana (privilegiando le aziende che si caratterizzano per l’occupazione locale e femminile, l’operatività nei settori agro-alimentare, industriale, turistico e ambientale; il collegamento con cittadini ghanesi residenti in Italia o con investitori italiani che partecipano nel capitale di un’impresa ghanese), la fornitura di assistenza tecnica alle stesse nell’ottica di migliorare la tendenza all’internazionalizzazione ed attività di capacity building.
Si segnala, peraltro, che sono attive nel Paese le organizzazioni non-governative italiane “Ricerca e Cooperazione” e “Cospe”, i cui progetti sono volti ad aumentare.
L’Italia e il Ghana mantengono ottime relazioni bilaterali, consolidate dalle missioni politiche ai massimi livelli che hanno contraddistinto gli ultimi mesi.
Il 17 luglio 2015 il Presidente del Ghana Mahama ha partecipato alla giornata nazionale a Expo Milano, evento nel quale il Ghana è stato presente nel Cluster “Cacao e del Cioccolato”, e preso parte a un business forum. Alla visita ha fatto seguito una missione ad Accra, nel dicembre 2015, degli allora Vice Ministro (attuale Ministro) dello Sviluppo Economico Calenda e del Sottosegretario (attuale Vice Ministro) agli Esteri Giro. Nei primi giorni di febbraio 2016, infine, il Presidente del Consiglio Renzi ha compiuto la prima missione in Ghana di un premier italiano.
In Ghana è presente una dinamica comunità imprenditoriale italiana, in parte stabilitasi alcuni decenni orsono, operativa nei settori dell’edilizia, della produzione e commercializzazione di cacao e legname. Investimenti recenti spaziano dal settore degli idrocarburi (Eni), alla coltivazione di piante e arbusti per la produzione di bioenergia, a impianti produttivi nel settore dell’alluminio, alla ristorazione e ai trasporti. Terreno fertile per l’intensificazione dei rapporti in campo economico-commerciale è stato offerto dal programma di sostegno al settore privato “Ghana Private Sector Development Fund” (GPSDF), finanziato dalla Cooperazione italiana, che ha accordato alle PMI ghanesi linee di credito agevolate.
Nel 2015 le esportazioni italiane in Ghana hanno raggiunto i 204,5 milioni di euro, con un aumento su base annua del 28,7%. Le macchine, gli apparecchi e i congegni meccanici hanno costituito il 22,6% delle nostre esportazioni in Ghana, seguiti dagli apparecchi e materiali elettrici (9%), dai combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione (8,2%) e dalle autovetture (6%).
Nel 2015 le importazioni italiane dal Ghana hanno sfiorato i 344,6 milioni di euro, con una contrazione su base annua del 35,9%. La principale voce delle importazioni italiane dal Ghana è stata rappresentata dai combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione (70%), seguita dal cacao e sue preparazioni (15,7%).